Il progetto

IL PROGETTO

L.A.N.D. nasce per affermare il modello cooperativo come leva per rigenerare i territori e per promuovere un’economia attenta ai fattori di sostenibilità e buona occupazione.

L’impresa cooperativa è un modello inclusivo capace di produrre performance positive, non solo economiche ma anche sociali e ambientali. L’economia cooperativa vuole porsi come promotrice/generatrice di crescita e innovazione, attraverso un lavoro collettivo e sistemico per la costruzione continua di nuove competenze e per la definizione di assetti e soluzioni in grado di sostenere progetti di impresa duraturi ed efficaci, in un sistema sempre più complesso, frammentato e in continua evoluzione.

Una “nuova visione” della mission, insita nel concetto stesso di Cooperazione, che con L.A.N.D. si vuole affermare e supportare. Un progetto integrato che si attiva con l’ascolto delle comunità locali, decentrate e metropolitane, per rilevare bisogni e priorità; che si sviluppa rafforzando la Cooperazione, con specifiche linee di formazione al cambiamento; che accompagna la nascita di nuova Cooperazione con interventi formativi, informativi e consulenziali, anche come risposta alle criticità emerse; che vuole affermare il dialogo sociale come modello decisionale, con azioni di promozione di partenariati locali e di scopo.

In un contesto nazionale in cui perdurano gli effetti negativi della crisi economica, la Cooperazione vuole farsi promotrice di un modello economico socialmente responsabile in grado di conciliare la crescita economica con il raggiungimento di specifici obiettivi sociali e occupazionali.

In tutto il mondo, il modello cooperativo si propone quale soluzione più congeniale per fornire una risposta alla domanda ed ai nuovi bisogni delle persone, con tratti distintivi che corrispondono in forma imprenditoriale alla domanda di lavoro, di servizi, di partecipazione.

Sharing Economy, Innovazione, Rigenerazione, Workers Buyout, Welfare di Comunità sono solo alcuni dei temi “caldi” dell’agenda politica ed economica mondiale. Temi sorti a seguito del depauperamento delle fasce medio-basse della società che, come mai prima d’ora, possono tuttavia vantare un retroterra culturale in grado di guidarle verso soluzioni autogestite.

I nuovi bisogni derivano dall’aumento della precarietà nel lavoro, dalla disoccupazione giovanile, dai cambiamenti demografici dovuti all’invecchiamento della popolazione, dall’aumento dei flussi di immigrazione, dalla modifica della struttura dei nuclei familiari, dal degrado delle condizioni infrastrutturali di intere comunità territoriali.

Questo vuoto apre il campo alle risorse e alle energie del movimento cooperativo che, grazie a nuove idee imprenditoriali, può individuare nuove modalità per soddisfare nuovi e vecchi bisogni, per ottimizzare l’utilizzo delle risorse e, in generale, per garantire un miglioramento sociale.